....sono in questo posto dove il tempo sembra essersi fermato...o meglio, dove tutto ha un sapore differente... Ogni tanto entra una persona che sà di terra... le mani sembrano bastoni nodosi che hanno picchiato la vita e che sono stati scheggiati per vendetta dalle stagioni... I visi sembrano calanchi scavati dall' acqua lenta di millenni... Sono vestiti di miseria...i pantaloni di due taglie più grandi con piccoli strappi e grandi rattoppi...l' immancabile camicia a quadrettoni impolverata di terra...la robusta cintura che, troppo stretta, fà venire fuori la traccia evidente di mangiate fatte per nascondere la fame finalmente sconfitta...ma quella sana...semplice miseria fatta di veri principi...di nobili doveri...tradizioni che nascono nella notte dei tempi... Ordinano un sano e selvaggio bicchiere di vino e lo buttano giù come se fosse l' ultima azione prima di chissà quale pena... Sono al tavolo e ho davanti un bel fiasco di vino...di quelli rivestiti di paglia...che sanno di chissà quale epoca andata... Bevo un bicchiere per entrare in sintonia con questo mondo... Bevo un altro bicchiere e chiudo gli occhi...voglio diventare un vecchio quadro con soggetto una scena di caccia appeso a queste mura di pietra e mattoni... Mura che sanno di fumo di vechi sigari...mura diventate sorde a causa delle bestemmie...maledizioni rivolte a chissa quale dio celeste...a causa delle risate di notti diventate mattine...di racconti di pesci leggendari sfuggiti all' ultimo centimetro...di battute di caccia diventate abbuffate trasformate in infinite sedute... Il vino é sincero...come la sincerità che ancora si trova in questi posti diventati perle rare... Ho avuto la fortuna di trovarne una...di essere entrato in simbiosi con essa...di essere diventato un personaggio di questo improbabile presepio di campagna... E continuo a bere perché per ricordarsi questi momenti bisogna bere...altrimenti ci si dimentica...di questo presente...e di quel passato....
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