sabato 8 marzo 2014
....mi sento particolarmente ispirato...il jazz di sottofondo aiuta....lo sento mio, vengono in mente le classiche atmosfere di bar fatti in scantinati. Vecchi personaggi in cerca di penombra vi trovano rifugio...come perseguitati da chi sà chi...e come per incanto eccolo; il barista, sempre impegnato a pulire un bicchiere...magari sempre lo stesso...che sà di tutti...non come un confessore...ma come colui che sapendo tutto di tutti...sembra l' unico dispensatore della verità suprema...Un contrabasso e una batteria fanno da sottofondo ad una voce leggera e vissuta...il tutto con un ritmo che più che un piccolo complesso...sembrano un treno...quel treno che tutti vorrebbero aver voluto prendere...e che magari, causa il traffico....hanno perso per un soffio. In questo piccolo purgatorio dove si rifugia chi ha visto l' inferno...e ha paura del paradiso...vige una sola legge: la musica non và interrotta! Solo lei protegge dal freddo della vita le mille anime in pena che popolano questo piccolo locale....uguale ma diverso agli altri....bar nati in scantinati di città...che incontri quando meno te lo aspetti.....un pò come succede nella vita....o no?......
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