sabato 7 maggio 2016
....ieri sera stavo passeggiando per vicoli troppo illuminati in compagnia della mia mente. O forse sarebbe il caso di dire l' inverso. Ogni tanto pensavo e mi scappava un sorriso....malinconico commento a qualche ricordo che era riapparso dopo aver riaperto un cassetto della memoria. Come per incanto, i lampioni si spengono...o meglio, solo alcuni, come se volessero riposare per aver donato troppa luce. L' atmosfera si fà misteriosa...sembra quasi di essere tornati al tempo in cui figure soliterie, al tramonto, giravano per la città per accendere le fiammelle comunali, per garantire il cammino di poche anime solitarie. Ad un certo punto vedo uno scalino e mi siedo. Prendo la testa fra le mani come a sostenerla per i troppi ricordi che escono impazziti. Si...la notte é fatta così....ti dà la possibilità di farti diventare più leggero...in maniera tale che tutto ciò che hai dentro, fluisce in maniera lenta ma brutale.... Per fortuna trovo la forza di rialzarmi e riprendere il cammino. Guardo le lancette e mi accorgo che é molto tardi. Nel tornare verso casa, ogni tanto incrocio le grida di chi non vuole rassegnarsi alla fine del buio... ma vado diritto per la mia strada... Ogni tanto alzo lo sguardo verso il cielo e vedo le stelle...come per chiedere loro la soluzione a tanti dubbi... Ma loro non rispondono e continuano a guardarmi con un sorriso beffardo... Sono arrivato e dopo alcuni minuti vado a letto. Chiudo subito gli occhi, questa passegiata mi ha molto stancato...è stato il camminare...o il portarmi dietro tanti pensieri? Non sò....ma spero di dormire profondamente...e di perdermi nei vicoli di quella città che ho dentro... Che tutti abbiamo dentro... Uguale ma difersa....
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