.... q(°L°)p ....
domenica 3 luglio 2016
....uno dei pezzi più belli, almeno a riascoltarlo oggi. La versione di "Sammertime" di Janis Joplin. Una voce che non ha avuto eguali nella storia della musica, forse meglio così. Sarebbe come profanare un tempio abbandonato da secoli. Un pezzo che ha segnato un epoca...quasi sembra un canto di dolore, una richiesta di aiuto. Ma non solo da parte di lei, sorta di folletto dalla voce graffiante e affilata come un becco d' aquila. Ma anche da quei giovani che avevano nutrito una speranza in quel film nato agli inizi degl' anni 60, dove la speranza nel domani era più che un sogno e dove la sua voce era diventata la colonna sonora dei titoli di coda di quell' epoca di sogni e speranze ... Titoli di coda che erano iniziati con le prime scaramucce in Vietnam. Che cantante, alla ricerca di continue conferme dalle persone che aveva davanti, in un continuo scanbio di energie per dimenticare un mondo che cambiava toppo veloce ma non nel senso che i giovani di allora avrebbero voluto... Chissà se oggi, con più rughe sul viso che nella voce, l' avrebbe cantata all stessa maniera...ma l' avrebbe poi cantata? Chissà, come tutti i geni, sarebbe stata così folle da non voler cantare mai più e ritirarsi in qualche posto, magari in mezzo alle foreste dell Alaska; per sfuggire a quell' umanità che, ormai, sa ragionare solo se connessa in un mondo irreale, piuttosto che chiudere gli occhi e emozionarsi....
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