...i ricordi vanno veloci come il vento che muove le foglie con naturale vilenza... La sera avanza e ti ricorda che il giorno và sparendo... Con sguardo malinconico guardo l' orizzonte per cercare un labirinto dove perdermi. Il Sole piano piano cala davanti a me con smaglianti sfumature di rosso...come un essere divino che và a morire, con la drammatica sicurezza del suo risorgere... Che sia stato lui a ispirare la leggenda della fenice...che rinasce dalle ceneri della notte? Ormai é scuro e ogni rumore diventa un grido...anche una semplice risata diventa un rumore fastidioso che racchiude in se memorie di momenti lontani. La gente scorre veloce sotto la finestra come inseguita da chissà quale improbabile assasino... Magari và verso uno sconosciuto destino che potebbere essere una carezza...o uno schiaffo all' anima... Sono passate ore, lentamente dal vetro radi corpi vestiti di triste felicità, barcollano come se avessero bevuto chissà quale ipotetico sonnifero... Magari chiamato umana compagnia... La Luna mi guarda con fare materno dall' alto del cielo scuro come la pece; mi domando cosa potrebbe dirmi se potesse parlare... Poesie...avventure di leggendari eroi epici...la normale e faticosa vita di persone normali... Per quanto mi riguarda, mi vengono in mente lontane carezze che si perdono nel deserto della mia memoria... All' improvviso dal fondo della notte una sfumatura di nero chiaro nasce... E' il sole che comincia a rivivere... Questo mi ricorda che la notte é finita...e anche il sonno che mi avvolge, avvisa che é arrivato il momento di riposarmi... Anche pensare a tempi lontani é faticoso... Guardo la fenice color della luce che spalanca le ali...mi giro e mi dirigo verso il sonno...come creatura allergica alla luce...e drogata di sogni....
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