....apro gli occhi per l' ennesima volta...la sveglia beffarda mi dice che solo pochi minuti sono passati da quando ci siamo guardati per l' ultima volta. Mi giro e cerco di riprendere sonno...ma non riesco. Mi rigiro di nuovo e il quadro con le lancette affusolate come femmine mi guardano con un ghigno quasi irriverente... Decido che é meglio fare due passi...mi piace camminre di notte...non c'é nessuno...solo io e i miei pensieri... Mi vesto e sono fuori. Stringo la sciarma che mi fà da scudo dall' aria gelida e umida...vado per una strada che non sò... Come volevasi dimostrare non incontro nessuno... Qui é ancora più difficile... Il suono dell' acqua che mi circonda fà da sottofondo...come per permettere ai miei pensieri di fluire meglio... Arrivo alla parte più alta del ponte e mi accendo una sigaretta. Guardo l' acqua...i palazzi che sono illuminati dai lampioni...l' orrizzonte lontano... Non sembra di essere in una citta... Sembra di essere immersi in un set di chissà quale film...sembra tutto così perfetto da sembrare preparato... I riflessi delle facciate, generati dalle luci pubbliche...sembrano di un altra dimensione a causa del loro tremolare sull' acqua che é in perenne mivimento... Chissà come doveva essere questa città al tempo del suo massimo splendore... Piena di gente a qualsiasi ora del giiorno...e della notte... Continuo la mia passeggiata.... Si, questa città ti mette addosso un qualcosa di magico...di fuori da qualsiasi tempo...una sensazione strana... Cammino per i marciapiedi che costeggiano i canali di varie dimensioni con l' impressione di essere un fantasma...che si é perduto in questo limbo di palazzi fatti di finestre...di punte...con le fondamenta immerse nell' acqua... Vago alla ricerca di qualcosa o qialcuno...come una di quelle maschere che l' affollano per carnevale... Mi sento qualcuno che non sono...ma che, forse sono sempre stato... Questa é una citta piena di storia...che ha fatto la storia...che ha subito la storia... Fatta dall' uomo come sfida alla natura...e dall' uomo lentamente consumata... Arrivo nella grande piazza... Il leone ruggente in cima alla torre sembra quasi osservarmi con indifferenza...il suo sguardo và lontano...per cercare di scrutare chissà quale pericolo... L' immenso palazzo pieno di guglie sembra quasi lo sfondo di una scena di uno spettacolo di teatro... La luce incomincia a farsi vedere e i canali incominciano ad affolarsi di creature di varie dimensioni e colori che scivolano sull' liquido elemento...come cellule immerse in un sangue primordiale...cariche di nutrimento da portare in qualsiasi angolo dello storico essere... Riprendo il cammino verso casa...passo per i vicoli per gustarmi della malinconica bellezza che solo questa città sà dare... Arrivo a casa e mi dico: aveva ragione quel cantante...com'é triste Venezia... Ma proprio questa sensazione la rende una città speciale...dico io... Ma si é fatto presto...il sole incomincia a far da padrone...a dare colore a questa...a dare all' acqua i riflessi del mosaico... Già...per fortuna che questa città esiste...altrimenti bisognerebbe andarla a cercare nei sogni...ma forse sarebbe meglio...come farò io adesso...
Nessun commento:
Posta un commento