....ho raggiunto il portone del palazzo...Dalle dimensioni e dai particolari in ferro potrebbe essere la porta per l' inferno...ma anche l' entrata al paradiso... Che dire...la notte fà brutti scherzi...forse... Apro il portale dall notevole spessore e sono dentro il palazzo. Arrivo davanti alla porte dell' ascensore; che artisti coloro che hanno insallato questo notevole marchingegno. Tutto é in ferro e vetro...pieno di curve, leggero ma anche un pò tetro...andatelo a dire alla casalinga dell' ultimo piano...vi dirà che sarebbe disposta a offrire caffè all' infinito per ringraziare i montatori per averle reso la spesa più leggera. A me, basta fermarmi al piano prima. Entro e premo il pulsante. La cella prende vita e inizia a salire. Sembra di essere in una giostra moderna...ma di fine 800... Arrivato; sono davanti alla porta ...e inizia il rito...quello di trovare subito la chiave giusta per entrare. Riesco a trovarla subito ed entro. Metto la bottiglia del nettare prezioso in cucina e vado a cambiarmi...voglio essere leggero per meglio prendere il volo... Appena fatto torno in cucina...prendo un bicchiere...un vassoio con del ghiaccio...e la bottiglia. Con manovre da equilibrista vado in salotto...appoggio tutto per terra e mi siedo...o meglio, mi sdraio sulla chaise lounge...fantastica nell suo essere di pelle nera e acciaio... Sarei per comporre un inno di ringraziamento per colui che ha proggettato questo oggetto...che genio quel Le Corbusier! Appena sdraiato guardo il paesaggio metropolitano dalla finestra...é ancora buio e sembra di vedere un albero di natale dalle infinite luci... Ma dò inizio al rito... Avvicino il bicchiere al ghiaccio...lentamente prendo un cubetto di ghiaccio...poi un altro...e un altro... Prendo la bottiglia del vecchio liquido...e verso un po del suo aromatico contenuto nel bicchiere...lentamente...e poi mi fermo appena arrivato al livello giusto... Chiudo la bottiglia e prendo il bicchiere... Un brindisi...non sò a chi o cosa...ma ci vuole...e sorseggio piano piano... Un caldo brivido mi prende poco dopo il primo sorso... Con il secondo và ancora meglio...é come se avvessi un camino dentro che stà prendendo vigore... Guardo ancora fuori...e i pensieri si fanno leggeri...come uccelli che incominciano ad aprire le ali per volersi librare nella notte...strana...ma bella sensazione... Ma il rito deve continuare ed è il momento di un altro sorso...lento...lentamente lento....
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