giovedì 11 giugno 2020



....nel giardino buio cammino senza una meta...i prati si susseguono uguali e diversi nello stesso tempo. Accendo una sigaretta per creare un atmosfera con il mio io... I lampioni seguono e precedono il mio cammino; con la loro luce sembrano tanti polifemi che mi guardano un pò indifferenti...un pò stupiti... Sono solo...con i miei pensieri e la mia sigaretta che lentamente sfiorisce...poco male; ho il pacchetto pieno. Negli intervalli di luce il cielo stellato mi fissa anche lui con i suoi occhi lontani...vecchi di milioni di anni. Il silenzio diventa il mio fratello di questa sera fatta ormai notte... Cammino e cammino... Questo giardino sembra infinito...oppure sono io che ripasso sempre negli stessi luoghi... Un altra boccata di fumo e continuo il mio vagare... Questa notte sembra eterna... Le sfumature scure del verde mi circondano... Sembra che il vuoto si sotituisca al verde dei prati dove la luce non arriva... Accendo un altra sigaretta...sembro un mezzo meccanico che sbuffa nella notte cittadina... Alzo lo sguardo verso la luce davanti a me...una luce diversa dalle altre. Solo ora mi rendo conto che la notte stà finendo...l' alba stà facendo capolino. La stanchezza é arrivata come un macigno; tutta insieme e senza preavviso. A fatica riprendo la strada di casa...lascio il labirinto verde per inoltrarmi nell' intrigo grigio d' asfalto... Sono distrutto ma sono arrivato davanti al portone del mio palazzo. Salgo nell' ascensore; sembra di salire verso il paradiso. Arrivato a casa entro talmente di fretta che non mi svesto...rimango immobile nel letto con gli stracci che porto...e inizio a sognare...sognare...a sognare non prati verdi...non lampioni accesi...non cieli stellati...ma il mio bellissimo delirio d' inferno....


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