...cammino in questa citta dove ogni angolo di pietra e marmo racconta di storia e bellezza. Incrocio ombre che hanno più umanità delle persone da cui sono proiettate. Guardo e la delusione sembra aver preso ogni forma umana. Tutti a correre dietro ad un vaquo odore di felicità...ora provieniente da un abito...ora da un cellulare...ora da un luogo frequentato da varie indifferenti delusioni. Oggi...più di ieri...e meno di domani, conta quello che non si é...conta quello che si ha, anche se non ci si può permettere...conta la grandezza del proprio fallimento... Chi é normale...o meno anormale della massa informe, viene bollato come pazzo. Tutti rinchiusi in casa...e anche fuori...a comunicare col mondo...ma non con se stessi,o con chi abbiamo davanti. Siamo diventati una massa di indivualisti insicuri, neanche veri. Ormai siamo portatori insani di difetti che tramandiamo a chi verrà dopo...come una sorta di eredità. La felicità delle piccole cose...ormai...é come polvere sopra un vecchio mobile... Dimenticata in qualche cantina...o vecchia casa di campagna...per la fortuna di pochi fortunati...verebbe da dire eletti. Fortunato chi, ascolta le vicissitudini di un nonno o nonna che ha visto una vita, forse peggiore di adesso, ma sicuramente un umanità diversa...molto probabilmente meglio di adesso. Allora, anche un saluto di buon mattino era come scoprire un piccolo diamante. Adesso siamo tutti alieni con occhiali scuri per nascondere una notte insonne...e auricolari per sentire le grida di un mondo che non ci ascolterà mai. La sera entro in un locale per una pizza...per fortuna ci sono persone che ancora parlano...discutono...comunicano con la mente attraverso la bocca...é già qualcosa. Man mano che l' età si abbassa...ecco che esce il nostro sostitutivo... quel marchingegno tecnologico che ci fà parlare con le dita...mentre scambiamo rare parole con il nostro compagno di pasto... Succede anche se davanti abbiamo la nostra personale compagna...o amica... La cosa si fà un pò triste...ma chi può dire che cosa é triste... Ugniuno ha la sua personale tristezza...con i suoi colori...luci...ombre...sfumature...fantasmi. Ho finito la pizza e chiedo un dolce...la tradizione và rispettata e prendo un tiamisù. Se mangiare fà bene al corpo...deve esserlo anche all' anima... Finito anche il dolce...lentamente il locale si svuota e riacquista lentamente l' umanità perduta. Decido di concludere in bellezza e ordino un caffè... Quando mi arriva, il locale é quasi vuoto. Assaporo la bevanda sudamericana per poi alzarmi e pagare. Saluto i presenti e vengo ricambiato; un azione normale ma non scontata. Esco dal locale a notte fonda...fà molto freddo e prendo la direzione di casa...il profumo del letto si fà sempre più forte e le mie ossa lo stanno incominciando ad assaporare... Buonanotte tutti....
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