lunedì 26 settembre 2016
....stò passeggiando in direzione del mare per questa strada fatta di sassi ed erba. La Luna illumina il tutto come il Sole...ma la sua luce é più soffusa...poetica e sognante, calda e sensuale ma anche materna e protettiva. Da lassù osserva con fare enigmatico quello che accade su questa specie di palla colorata di blu... Lentamente cammino ed un suono mi arriva da lontano...ad un certo punto delle strisce argentee su sfondo scuro fanno capolino da laggiù... Sembrano tanti serpenti che si muovono con un ritmo tutto loro. Finalmente capisco... la Luna in tutto il suo splendore finalmente illumina il liquido infinito. Il mare...in tutta la sua minacciosa bellezza... Cerco un posto dove sedermi per ascoltarne il respiro...il dialogo con la terra, conversazione di qui nessuno ha mai visto l' inizio... Tovo un sasso grande e liscio dove sedermi ed inizio ad osservare... Che fascino...il mistero di questa distesa in perenne movimento é grande... La sua vastità ed il suo suono incutono paura...meraviglia...mistero... Allungo la mano e mi lascio sfiorare... Questa distesa in moto perpetuo che ha visto l' uomo fin dalla nascita, nonostante tutto, é ancora qua...uguale e diversa come quel giorno. Abitato da esseri diversi ma uguali...un pò come l'umanità, é qui davanti ai miei occhi; come a dimostrare che non cambierà mai se non alla fine di tutto... E' profondo il mare, come diceva una famosa canzone, così profondo che ancora nessuno ha visto in faccia i suoi abitanti...almeno non tutti... Chissà cosa si nasconde nelle sue profondità... Chi, da piccolo, non ha letto di galeoni affondati dopo essere stati depredati da fantasmagorici pirati; per poi vedere i vari tesori affondare con chi li trasportava in chissà quali fondali... Leggere di misteriose creature che affondavano le navi con i loro enormi tentacoli e colarle a picco...o di quela famosa figura geometrica il cui mare é diventato fonte di leggendarie scomparse... Ma il mare non é solo questo, é come noi; pieno di tanto e ancor di più...e le sue profondità, non sono altro che le nostre più nascoste paure e insicurezze che ogni tanto riusciamo a scovare e far venire a galla... Nel silenzio della luna, il grido del mare sembra quasi una ninna nanna per tutti coloro che l' ascoltano; mi accendo una sigaretta per assaporare questo concerto di cui, mi piace pensare, sono unico spettatore. La sigaretta é finita, la Luna é ancora alta e decido che sia mia compagna anche per la strada del ritorno...sono lontano e mi giro per salutare il mare che é stata la culla del tutto... Un saluto di buonanotte a tutti...anche a voi lì sotto....
giovedì 22 settembre 2016
....sono a letto, guardo il soffitto, non riesco a dormire. Il bianco si é trasformato in quasi nero...grigio molto scuro. Mi viene da pensare...il grigio é forse il colore più presente? Il colore del dubbio...del detto non detto...della risposta mai avuta ad una domanda sempre fatta... Il colore della trasformazione infinita in qualcosa che porta sempre qualche vantaggio... Il riuscire sempre nel compromesso anche quando non c'é... Il colore dell' eterna disponibilità per raggiungere un obbiettivo che nessuno vede, ma i cui effetti interesseranno tutti... Il colore della nebbia, ma non quella del fenomeno atmosferico...quella che serve a non far vedere quello che potrebbe diventare pericoloso se vedessero tutti... Per coprire un qualcosa che é troppo presto da far vedere... Il colore dell' abito di chi non prende certe decisioni ma che é più informato di tutti... Di chi riesce a prevenire gli effetti e fare in modo di avere il proprio tornaconto... Il colore che c'é sempre...ma che non si vede perchè dietro... Il colore dell' apparente indifferenza, della certa furbizia...dell' essere scaltri... Si, un colore che piace a chi vuol passare inosservato... Mi sveglio, é stata una giornata grigia...meglio dormire....
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....sono a letto, guardo il soffitto, non riesco a dormire. Il bianco si é trasformato in quasi nero...grigio molto scuro. Mi viene da pensare...il grigio é forse il colore più presente? Il colore del dubbio...del detto non detto...della risposta mai avuta ad una domanda sempre fatta... Il colore della trasformazione infinita in qualcosa che porta sempre qualche vantaggio... Il riuscire sempre nel compromesso anche quando non c'é... Il colore dell' eterna disponibilità per raggiungere un obbiettivo che nessuno vede, ma i cui effetti interesseranno tutti... Il colore della nebbia, ma non quella del fenomeno atmosferico...quella che serve a non far vedere quello che potrebbe diventare pericoloso se vedessero tutti... Per coprire un qualcosa che é troppo presto da far vedere... Il colore dell' abito di chi non prende certe decisioni ma che é più informato di tutti... Di chi riesce a prevenire gli effetti e fare in modo di avere il proprio tornaconto... Il colore che c'é sempre...ma che non si vede perchè dietro... Il colore dell' apparente indifferenza, della certa furbizia...dell' essere scaltri... Si, un colore che piace a chi vuol passare inosservato... Mi sveglio, é stata una giornata grigia...meglio dormire....
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mercoledì 21 settembre 2016
....sono in questa prigione chiamata casa...le cui sbarre hanno forma di pensieri angonscianti sul futuro del mondo...che é diventato maledizione per la maggior parte di tutti...e opportunità per pochi e fortunati eletti, ma chissà per quanto. Decido di evadere con le buone dalla cella; prendo le chiavi e chiudo la porta a chiave dietro di me...sono geloso della mia detenzione. Incomincio ad incamminarmi verso la periferia di questa città dove celle metallliche con estremità di gomma rotonda, sfrecciano verso mete ignote. Piano piano la strada sembra diventare di campagna...il verde aumenta, il cemento prende forma di piccole case, come quelle del monopoli... Anche l' aria cambia, più fresca e leggera; sarà per le meno auto che circolano...per il verde...o per cosa? Ogni tanto alzo lo sguardo: che bello l' azzurro del cielo e il candido bianco delle nuvole...dico a me stesso... Dovremmo alzare più spesso lo sguardo verso l' alto invece di tenerlo puntato sullo schermo del cellulare per comunicare con esseri immateriali... Continuo la passeggiata e decido di prendere una strada sterrata che costeggia il fiume... Adesso le auto sono proprio poche e il loro respiro appare lontano. Adesso i rumori sono cambiati: lo scorrere tranquillo del fiume che và a cercare il mare con una calma ormai a noi sconosciuta...i pennuti che volano sopra mi ricordano che i loro avi hanno ispirato un uomo di nome Leonardo...mentre le piante ondeggiano ad ogni colpo di vento... Che differenza dalla città...che sollievo sapere che poco lontano ci sono angoli dove ancora si può respirare un pò d' armonia... Il tempo é passato veloce; quando si stà bene dentro é sempre così. Decido di prendere la via di casa... Adesso le stelle fanno da tetto...che bello... La campagna lascia il posto alla modernità...per fortuna che in giro circolano poche macchine... La notte ha comunque il suo fascino anche in mezzo a questi parallelepipedi di cemento dai fori rettangolari... Mi accendo una sigaretta e aspiro con calma...quale miglior sistema per godermi il silenzio urbano? Aspiro per l' ultima volta proprio quando sono davanti casa...si é fatto freddo... Apro il portone del sicuro penitenziario...ed entro nella mia cella dotata di tutti i confort... Sono finalmente a letto; ripenso alla mia fuga nella natura e sorrido...adesso posso dormire con un altro spirito ed affrontare un altro giorno con un pensiero diverso, ora che sò che l' eventuale fuga mi può portare verso una temporanea serenità....
lunedì 19 settembre 2016
....seduto su una sedia di plastica frutto del lavoro di una macchina che non si ammalerà mai...guardando l' acqua che scorre sempre uguale ma sempre diversa, penso... Che situazione. Far parte di uno stato che esiste sui giornali; dove sono elencati qualsiasi tipo di suo difetto ma mai un pregio...avvenimenti sportivi a parte. Come può uno stato esistere negli occhi di coloro che a malapena riescono a vivere nonostante tutto? Oggi tutto si può vedere e sentire, non come 20...30 anni fà. La tecnologia ha fatto un miracolo o partorito una maledizione. Può, uno stato, esistere quando certe persone che non seguono le sue regole, impunemente possono fare e disfare? Può uno stato fare leggi che smentiscono le precedenti? Può fare uno stato regole che, anche chi le ha proposte o scritte, non sà spiegare alla persona qualunque? Può uno stato far lavorare alcuni dei suoi rappresentanti meno di coloro che li mantengono? Può uno stato non permettere, o mettere in grado a chi vorrebbe, di sviluppare un certo lavoro...o percorso che permetterebbe la trasformazione di un idea a fatto concreto? Può uno stato mettere contro le generazioni passate...presenti e future? Può uno stato suicidarsi? Si...direi proprio di si. Quello che trovo inquietante é non riuscire a capire, neanche lontanamente, il perché.... Riprendo il controllo di me, alzo la testa e rivedo il fiume che lento scorre, proprio come la storia... Scorre in superficie e sotto...ma tutti vedono la suerficie, molto pochi quello che accade sotto... Si é fatto tardi ed una stanchezza improvvisa mi abbraccia, sarà meglio tornare a pensare a casa... Nel frattempo, meditate gente...meditate....
domenica 18 settembre 2016
sabato 17 settembre 2016
....sono in centro, nel pieno del formicaio dove centinaio di persone sembrano vagare senza meta. Mi dirigo verso il mio obiettivo, come se avessi una missione segreta da compiere trascurando in maniera indifferente chi mi circonda. Cammino quando passo di fianco all' edificio che ospita il negozio...non é proprio un negozio perché occupa più piani...ma piace definirlo così. Entro con aria oscura grazie agli occhiali da sole e incomincio a vagare. Rispondo con un sorriso ai numerosi buonasera e continuo a passeggiare. C'é quasi tutto qui dentro...per uomo...donna...casa... Decido di lasciare il mio reparto per ultimo. Vago per i reparti cercando di darmi delle arie...e incomincio ad osservare un pò le persone, inutile dire che c'é un pò di tutto... Chi si prova infiniti abiti...gonne...per poi rifugiarsi nel primo capo provato come per scusarsi della confusione creata...chi chiede con infantile innocenza se sull' articolo c'é lo sconto sullo sconto dello sconto e così via... Chi domanda quando ritornerà quel golf di quell' colore...con quella scollatura...di quella misura... Speranza vana. Chi, in coppia, si emoziona ogni volta che vede qualcosa al punto tale che si ferma in adorazione e non può fare a meno di toccare... Chi invece se nè frega di tutto e, come un missile intelligente, và diritto verso ciò che vuole comprare....una rapida occhiata...una veloce prova davanti allo specchi della dama cattiva di biancaneve...per confermare che é fatto apposta per te...e via, verso la cassa; sfilare la carta come fosse un moschettiere pronto al duello e via... Missione compiuta. Per quanto mi riguarda, m' incammino verso la zona uomo... Lentamente passeggio per i vari ripiani...camicie...golf più o meno colorati...pantaloni...capi dai colori più o meno umani...misure che fanno capire che colui o colei che l' ha disegnato non lo metterà mai... Ad un certo punto vedo delle giacche...mi avvicino con aria curiosa... Interessanti, noto con mio stupore che ci sono anche in velluto....che meraviglia. Passo le mani lentamente su quelle strisce parallele così morbide... I colori che preferisco ci sono tutti...anche quel verde scuro militare che cercavo. Con la meraviglia di un neonato che vede per la prima volta un cane, mi avvicino al capo. Prendo la stampella ed osservo da vicino.... Niente male...si, si...niente male... Direi ottimo. Non posso fare a meno; mi guardo intorno...come una spia controllo che non ci siano agenti nemici...e provo la giacca. Non riesco a fare a meno di dover soddisfare il vanesio che ho dentro e cerco subito uno specchio. Arrivo davanti all' oggetto e mi vedo... Però! Notevole penso... Mi giro più volte e non posso fare a meno di emozionarmi.... Quasi quasi...tolgo la giacca, la osservo con soddisfazione e passo all' ultima operazione...la più terribile... Prendo l' etichetta e osservo il prezzo... Non ci credo....mi rifiuto! Non può costare questa cifra!! Rimango impietrito per alcuni secondi per poi rientrare in me... Con triste rassegnazione non posso fare a meno di rimettere il capo dov' era... Con il capo chino riprendo la strada per uscire da questo negozio che maledico... Ancora incredulo guadagno l' uscita... La folla mi aspetta ma decido di prendere strade alternative e poco battute...non voglio incrociare nessuno... Voglio starmene da solo con il mio lutto... Che peccato...quella giacca mi piaceva... Meglio gettare un velo di silenzio...meglio per tutti, soprattutto per me....
venerdì 16 settembre 2016
....mi siedo sulla panchina...é notte fonda e non c'é nessuno nei paraggi. Il giardino sembra un piccolo bosco, solo rumori naturali ogni tanto fanno capolino dall' oscurità. Penso a questo mondo...dove ancora ci sono signori che cercano di trovare risorse per far ripartire i consumi...mah... Che pensieri profondi mi vengono in questo momento...avrò la febbre? Ma si...tuffiamoci in questi concetti grandi quanto la stupidità umana... Andiamo avanti così...a consumare questo povero pianeta che, ogni tanto ci fà ricordare chi é il più grosso... Andiamo avanti così ad indebitarci, noi piccoli comuni mortali, che tanto i nostri debti diventano guadagni colossali per i pochi noti... Andiamo avanti così...a votare persone, o sarebbe meglio dire personaggi...che invece di risolvere i problemi creati dal passato, li fanno diventare enormi nel futuro...così oltre alle generazioni presenti, rimarranno fregate anche le generazioni future... Andiamo avanti così, a fare la fila anche giorni prima, per comprare un marchingegno che ci permette di comunicare col mondo perché ci sentiamo soli nella città in cui abitiamo...e ci permete di apparire come in realtà non siamo... Mi accendo una sigaretta...aspiro e guardo le stelle... Chissà che si dicono da lassù di questo pianeta...chissà le risate o i pianti che si fanno nel vedere ciò che fà questo groviglio di persone... Mah... Aspiro lentamente e mi assaporo questo bel momento... Pace e tranquillità; le stesse cose che tutti cercano e che per farlo, vanno da una parte del mondo all' altra, mettendo le foto sul loro profilo per far vedere che esistono...che comunicano scrivendosi entro quei famosi 140 caratteri...per avere una risposta che li faccia sentire vivi... Che commentano quello che fanno gli altri...per sentirsi importanti... E si...é proprio vero, in continuo movimento per cercar quel che, nell' immobità, c'é sempre stato senza esser notato... La sigaretta é finita e sono proprio leggero, parte della natura nascosta dal buio... Ora mi alzo, saluto i lampioni che mi hanno fatto compagnia con loro luce silenziosa a fare da bugiardo faro per i notturni insetti; vado a letto, il muto chiasso della tacnologia lo lascio al resto delle persone...
mercoledì 14 settembre 2016
....il bar é vuoto, poco importa, i tavolini fuori ci sono e al coperto. E' tardi...fà freddo, nessuno nelle vicinanze. Mi siedo ed un brivido mi pervade; l' Inverno non é alle porte e il metallo già si é fatto ghiaccio...per fortuna il pastrano mi isola un poco. Appoggio il braccio con fare pensoso e mi godo il silenzio di questo spazio. Voglio godermi questa pace prima che la città si svegli...non manca tanto all' alba anche se ancora é un bel buio. Lentamente cala la nebbia e la cosa non mi dispiace. Per rendermi complice mi accendo una sigaretta...così da alimentare con il fumo la foschia che mi circonda. Mi piace la nebbia...fà vedere tutto più sfumato...quasi poetico. Faccio un tiro e, come se non bastasse, incomincia anche a piovere...ma molto lentamente, sembra quasi che le gocce temano di toccare terra. Sono immerso nei miei pensieri quando un leggero brontolio mi arriva di fronte a me... Una figura sfumata che sembra un incrocio tra uno spettro ed una persona lentamente attraversa lo spazio davanti...e capisco il suo brontolio... Le sue parole sono contro il mondo...l' umanità...e certi personaggio che stanno sulla bocca di tutti...inutile dire chi sono...sempre gli stessi... Lentamente l' essere si allontana dissolvendosi nella nebbia... Sono ancora immerso nei miei pensieri quando una sorta di boato mi scuote. Mi volto e vedo che il bar stà aprendo... Effettivamente non manca tanto all' arrivo dei primi clienti... Il barista esce e scrutando mi saluta...anche nella nebbia mi riconosce, l' educazione fà miracoli...poche volte pero... Ancora é buio e ancora un pò mi gusto il tutto seduto su questa sedia che ormai é diventata caldo rovente.... Mi giro e noto una figura indistinta che sembra un fantasma...ma un esclamazione mi chiarisce tutto: " Paste!!" Si, direi proprio che possiamo finire questa nottata in bellezza. Entro, saluto i pochi presenti come se fossimo membri di una congregazione segreta e ordino..."Pasta e caffè!" Quale manera migliore per cominciare una giornata? Tutto mi arriva subito...caldo...al sapor di casa. Mangio con gusto la pasta, come se il bambino che é in me si emozionasse per quel primo morso...e poi mi bevo il caffè...amaro, come é la vita nella maggior parte dei casi... Pago con gentilezza e saluto gli amici... Ancora l' alba non é sorta e la nebbia é ancora più che presente... Mi dirigo verso casa con un altra sigaretta tra le dita e divento fantasma tra i fantasmi... Ogni tanto qualche figura sfumata incrocia lo sguardo ma poi vola via... Per fortuna sono a casa e il letto mi attende... Buona giornata a tutti....
sabato 10 settembre 2016
....apro leggermente gli occhi....dai tagli della tapparella intravedo i bagliori affilati della luce dei lampioni... Maledizione...mi dico...ancora notte fonda, ed io che credevo fosse già l' ora di pranzo...speranza vana. Provo a mettermi a sedere sul bordo del letto, isola di salvezza dopo una notte ricca di risate...e di liquidi che ti fanno sembrare vivo. Ecco, finalmente sono seduto...la testa é pesante come una sfera da demolizione...che sembra quasi rimbalzare sulle pareti del mio cervello... Maledetta la serata passata in quel locale dove due pezzi di ghiaccio mi hanno guardato per tutto il tempo... Maledetta quella bocca piena di curve da cui usciva il suono delle sirene d' Ulisse... Maledetti quei bicchieri che mi sembravano amici...e che ora mi sembrano un plotone d' esecuzione che spara di continuo... Maledetta la serata passata a parlare con quei capelli neri come la notte...dove il mio sguardo rimaneva appiccicato come un' innocente farfalla che cade nella rete appiccicosa del ragno... Elegante in quell' abito scuro...con quei tacchi a spillo che sembravano armi pronte a scagliarsi sullo sfortunato di turno... Bella conversazione, non c'è che dire, peccato che...la maledetta si sia limitata solo a quella...e scemo io che lo ha permesso...per non dire di peggio... Maledetta quella penombra dove mi ero imprigionato con lei...nella speranza di averla complice dalla mia parte... Il dialogo é stato universale...sembrava che le nostre parole rimbalzassero su tutto ciò che poteva essere definito cultura... Maledetta la sua inteligenza che sembrava senza fine...le sue risposte, le sue domande, facevano sembrare il nostro dialogo una partita di tennis dalla fine indefinita... Maledette le sue mani...lunghe e sottili, dai movimenti dolci...artigli affilati mascherati da guanti di velluto... Prendo la testa tra le mani come a cercare di fermare gli infiniti rimbalzi del mio cervello...con respiri profondi riesco a migliorare la situazione. Lentamente mi alzo; beh...credevo peggio. Tiro sù la tapparella e l' aria fresca mi avvolge come la dolcezza di uno schiaffo... Decido di uscire sul terrazzo che mi fà da tetto e gustarmi il panorama della città immersa ancora nell buio... Però...direi che fà decisamente fresco; decido però di non coprirmi, voglio fare indigestione di brividi! Torno dentro a prenderre una sigaretta... Rieccomi di nuovo fuori; accendo la sigaretta e mi gusto il tutto... Una tirata dietro l' altra e un rilassamento strano mi riempie...incomincia ad andare decisamente meglio... La sigaretta é finita...il nero notturno stà per essere sconfitto dalla luce dell' aurora...sono passate ore e non mi sono accorto di nulla... Maledetta... Torno dentro e decido di farmi una doccia; é proprio quello che ci vuole. Rientro in camera, adesso la maledizione é sparita... Devo vestirmi e andare a lavorare... Maledizione! Cerco di non pensare a ieri sera ma é difficile...che dire, la porta dell' ufficio é lì...il mio capo mi aspetta... Maledetto! Non vedo l' ora che sia notte...tornare e magari rincontrarla...si, maledetta...sarà proprio fortunato a rincontrarla...o no? Maledizione...
domenica 4 settembre 2016
....tutto è nero, vado sempre avanti nel dubbio a passi corti e lenti, le braccia sono protese in avanti come a protezione di chissà quale pericolo... Ad un certo punto il buio é sostituito da sfumature di luce rossa; i miei piedi lasciano la dubbiosa terra per la sensazione di bagnato che diventa certezza quando sento un liquido che mi bagna fino al ginocchio... Adesso la luce é completamente rossa...con lampi ora più chiari...ora più scuri. Intanto i miei passi risalgono e si fanno più asciutti. In lontananza scorgo come dei fuochi, che strano penso tra me e mi avvicino. Incomincio a scorgere delle persone che, con gesti violenti e grida animali, sembrano dei cani rabbiosi pronti a dilaniarsi...ma non ci riescono perché legati ad una invisibile catenna che gli circonda il collo... La situazione non é delle più belle...cerco di passare sul bordo di questo posto con impaurita indifferenza perché gli umani rabbiosi mi guardano con fare quasi affamato. Riesco a passare oltre...guardo in alto e vedo un cielo che ha poco di terrestre; fà caldo e il rosso regna in tutte le sue sfumature...con l' inquietante presenza di lampi a volte color del buio... Continuo la mia passeggiata, se cosi si può chiamare. All' orizzonte vedo una folla che corre in tutte le direzioni, come se tutti rincorressero tutti. Appena avvicinato lo spettacolo é surreale; ci sono tanti mucchi dorati e persone che vorticosamente fanno la spola da un mucchio e l' altro. Osservo meglio e noto che ogni mucchio non é altro che un insieme di pietre presiose...oro...e opere d' arte! Le persone vanno da un mucchio all' altro prendendo o lasciando qualcosa e ogni volta che lo fanno pugnalate di sguardi li seguono. E' come se un popolo di ladri rubasse di continuo a tutti e tutti rubassero a lui. Supero anche questa strana scena e penso...cosa vedro dopo? Vado ancora avanti e un odore strano mi arriva...riconosco alcuni odori ma non altri, é come se frecce colorate fossero scoccate tutte insieme. Vado avanti e mi sembra di riconoscere degli oggetti...mi avvicino ancora e adesso vedo bene. Giganteschi pentoloni fumanti mi si parano davanti. Giganteschi tavoli rettangoli vengono riempiti di ogni ben di Dio a cui sono sedute tante persone , talmente tante che non capisco quante sono! Un altro gruppo invece fà la spola dai pentoloni ai tavoli. Per caso scopro che, quasi come in una fabbrica, a turno chi é seduto ai tavoli si alza e incomincia a fare da staffetta dai tavoli ai pentoloni. E' incredibile quanto mangino, e ancor più impressionante é la famelica violenza con cui si gettano sul cibo...un oltraggio a chi sperimenta la fame sin dall' inizio...
Continuo lungo il percorso e vedo uno spettacolo diverso, quasi irreale. Noto delle persone che escono da buche sul terreno e velocemente vi rientrano. Mi avvicino e vedo meglio. Una persona vede un luccichio, esce dalla tana e lo raccatta. appena arrivato dentro lo osservo e lo mette con il resto luccicante. Tento di avvicinarmi e faccio in tempo a vedere la natura di quel luccichio; un enormità di monete d' oro! Lo sguardo quasi assatanato e minaccioso del proprietario mi fà capire che é prudente andarmene. Mi giro e vedo che ogni tanto qualcuno esce dal nascondiglio e ripete l' azione...che strano questo luogo. Vado avanti e vedo all' orizzonte un enorme solido. Mi avvicino e le dimensioni della costruzione, o almeno credo che lo sia, si fanno più gigantesche. Ci sono davanti e vedo alcune aperture fatte di porte girevoli in cristallo. Vi entro e lo spettacolo é impressionante. Tutto é illuminato come da tanti piccoli soli. Vestiti appesi ovunque...tanti piccoli tavoli pieni di trucchi... Anche qui vedo persone...tante persone...forse un popolo...che corre a destra e sinistra per accaparrarsi i vestiti...non sò quanti ve nè siano qui dentro. Piano piano i tavoli per il trucco si riempiono come i camerini di un teatro. La gente si aggroviglia per truccarsi...ma guardando meglio ci sono code infinite anche davanti ai camerini! Cerco subito la via di fuga! Voglio uscire da questo posto che sembra costruito per dei saldi perenni... Proseguo mentre rimango affascinato dalle aurore dai mille rossi che mi fanno da tetto. Una linea scura mi si mette davanti.Più mi avvicino e più capisco di trovarmi davanti ad una città le cui dimensioni sembrano perdersi... Vi entro e scopro con mio grande stupore che é piena di palazzi che sembrano dimenticati...quasi dei ruderi. Persone con fare sospetto fanno ogni tanto capolino...con mio sommo stupore vedo che sono tutte armate! Chi con fucili...pistole...ma anche pugnali o archi; a questo punto dire che sono terrorrizzato é un francesismo! Incomincio a correre e vedo che questi killer sono appostati da tutte le parti...dietro le finestre...sui tetti...dietro agli angoli delle strade... ma nessuno di loro spara o pugnala. Sembrano quasi essere in perenne agguato...nell' attesa del designato che sembra in ritardo da chissà quanto tempo. Riesco a trovare dopo tanto correre la porta che mi permette di uscire da questa città fatta di persone in mortale attesa... Stranamente una luce più chiara da lontano fà capolino. mi avvicino e, stranamente una distesa di letti mi si para davanti...come una gigantesca corsia d' ospedale. Ma sono tutti letti a baldacchino coperti da un sottile strato di tessuto nero. Una leggera brezza rende tutto quasi poetico e fresco...anche se fà molto caldo... Incuriosito mi avvicino ma vedo un insolita scena... Un corpo si trova disteso sul letto...il viso é coperto da un lembo di tessuto che stranamente la brezza non solleva... Ma lascia intravedere una sagoma umana priva d' espressione... In ogni letto la scena é la stessa. Rimango immobile mentre un brivido mi pervade la schiena come una puntura di spillo... Angosciato, lentamente riprendo il cammino e... Apro gli occhi...il buio mi circonda...guardo meglio e una lieve luce a strisce mi guarda di fronte. Mi alz, comprendo e avanzo il braccio...tiro sù la tapparella e un debole chiarore pervade la stanza. Guardo il comodino; la sveglia fà le 7 di mattina di Lunedì... Mio dio! La settimana é iniziata...speriamo non sia un inferno....
Continuo lungo il percorso e vedo uno spettacolo diverso, quasi irreale. Noto delle persone che escono da buche sul terreno e velocemente vi rientrano. Mi avvicino e vedo meglio. Una persona vede un luccichio, esce dalla tana e lo raccatta. appena arrivato dentro lo osservo e lo mette con il resto luccicante. Tento di avvicinarmi e faccio in tempo a vedere la natura di quel luccichio; un enormità di monete d' oro! Lo sguardo quasi assatanato e minaccioso del proprietario mi fà capire che é prudente andarmene. Mi giro e vedo che ogni tanto qualcuno esce dal nascondiglio e ripete l' azione...che strano questo luogo. Vado avanti e vedo all' orizzonte un enorme solido. Mi avvicino e le dimensioni della costruzione, o almeno credo che lo sia, si fanno più gigantesche. Ci sono davanti e vedo alcune aperture fatte di porte girevoli in cristallo. Vi entro e lo spettacolo é impressionante. Tutto é illuminato come da tanti piccoli soli. Vestiti appesi ovunque...tanti piccoli tavoli pieni di trucchi... Anche qui vedo persone...tante persone...forse un popolo...che corre a destra e sinistra per accaparrarsi i vestiti...non sò quanti ve nè siano qui dentro. Piano piano i tavoli per il trucco si riempiono come i camerini di un teatro. La gente si aggroviglia per truccarsi...ma guardando meglio ci sono code infinite anche davanti ai camerini! Cerco subito la via di fuga! Voglio uscire da questo posto che sembra costruito per dei saldi perenni... Proseguo mentre rimango affascinato dalle aurore dai mille rossi che mi fanno da tetto. Una linea scura mi si mette davanti.Più mi avvicino e più capisco di trovarmi davanti ad una città le cui dimensioni sembrano perdersi... Vi entro e scopro con mio grande stupore che é piena di palazzi che sembrano dimenticati...quasi dei ruderi. Persone con fare sospetto fanno ogni tanto capolino...con mio sommo stupore vedo che sono tutte armate! Chi con fucili...pistole...ma anche pugnali o archi; a questo punto dire che sono terrorrizzato é un francesismo! Incomincio a correre e vedo che questi killer sono appostati da tutte le parti...dietro le finestre...sui tetti...dietro agli angoli delle strade... ma nessuno di loro spara o pugnala. Sembrano quasi essere in perenne agguato...nell' attesa del designato che sembra in ritardo da chissà quanto tempo. Riesco a trovare dopo tanto correre la porta che mi permette di uscire da questa città fatta di persone in mortale attesa... Stranamente una luce più chiara da lontano fà capolino. mi avvicino e, stranamente una distesa di letti mi si para davanti...come una gigantesca corsia d' ospedale. Ma sono tutti letti a baldacchino coperti da un sottile strato di tessuto nero. Una leggera brezza rende tutto quasi poetico e fresco...anche se fà molto caldo... Incuriosito mi avvicino ma vedo un insolita scena... Un corpo si trova disteso sul letto...il viso é coperto da un lembo di tessuto che stranamente la brezza non solleva... Ma lascia intravedere una sagoma umana priva d' espressione... In ogni letto la scena é la stessa. Rimango immobile mentre un brivido mi pervade la schiena come una puntura di spillo... Angosciato, lentamente riprendo il cammino e... Apro gli occhi...il buio mi circonda...guardo meglio e una lieve luce a strisce mi guarda di fronte. Mi alz, comprendo e avanzo il braccio...tiro sù la tapparella e un debole chiarore pervade la stanza. Guardo il comodino; la sveglia fà le 7 di mattina di Lunedì... Mio dio! La settimana é iniziata...speriamo non sia un inferno....
venerdì 2 settembre 2016
...ma che bel mondo. Ormai non esiste più l' economia che era fondata sui beni materiali. Sulla produzione di oggetti fatti da persone per essere venduti e usati da persone. Ormai questa catena, se così la si può definire, si stà sfaldando... Ormai intere forse tutte le economie si stanno reggendo sulla produzione di denaro da denaro che é il risultato di processi immateriali... Lentamente le macchine, i robot, stanno sostituendo operai anche in azioni non particolarmente difficoltose per l' uomo... E' la finanza che lo vuole... Le macchine non si ammalano...non hanno bisogno di pause...non hanno bisogno di rappresentanti sindacali... E' vero che i costi si abbasseranno e i prodotti costeranno meno... Ma se le persone non hanno un reddito, anche se il costo é basso, difficilmente potranno acquistare tutto questo. E come se non bastasse, anche gli stati non navigano nell' oro...anzi. Il loro debito pubblico ( chissà perché si chiama così visto che nessuno di noi lo ha creato....) non fà altro che aumentare... Sembra incredibile sapere che già alla nascità si ha un debito di 30 mila euro...se non di più... Il famoso cane che si morde la coda! Già oggi le persone smettono di curarsi o rimandano o si trovano costretti ad andare ad andare nel privato; vero che risparmiano tempo...ma pagano cifre non indifferenti! Bisogna considerare poi che andare in pensione sarà sempre più impegnativo...e farsi una pensione aggiuntiva é complesso, la cosa si può fare se si lavora con continuità, lavorando per alcuni mesi all' anno diventa molto complesso! La vita é fatta di contraddizioni, mi sembra che qui si vada sempre più esagerando! Speriamo che accada qualcosa che cambi tutto...perché non si tratta più del notro orticello...ma del nostro pianeta...
Meditate gente...meditaaaaate....
Meditate gente...meditaaaaate....
...sono sdraiato su questo materasso fatto di cristalli baciati dal Sole. Per fortuna ho gli occhiali scuri e posso gustarmi questo luogo pieno di silenzio e di liquido blu. Il cielo sembra gareggiare con il suo azzurro col suo corrispettivo sulla terra e le sue profondità. Alzo la testa e osservo la natura che mi circonda e mi consente di far parte di questo miracolo ancora non imbrattato dalle mani umane. Il caldo si fà sempre più pesante ma ho la soluzione... Mi alzo e lentamente mi avvio verso l' acqua... La sua frescura é tagliente ma subito mi abituo. Lentamente immergo tutto me stesso e mi sdraio per assaporare il materno massaggio... Il mare sà essere madre e padre allo stesso tempo... Adesso é tutto un altro vivere; l' acqua che mi abbraccia in mille rivoli fà da rinfrescante contro il caldo del Sole che così é più sopportabile. Alzo la testa e vedo qualcosa... Noto una figura che si avvicina in piedi...sembra quasi che la Venere del Botticelli sia scesa quaggiù e stia camminando sull' azzurro liquido... I suoi lunghi capelli sembrano onde che il vento produce ad ogni sua carezza... Il nero di questa corona multiforme si scaglia sulle sfumature chiare dell' orizzonte... Il suo costume nero sembra una pantera dai flessuosi movimenti; come se si facesse sensuale minaccia... Si avvicina sempre più e le sue forme si fanno sempre più chiare mentre il mare continua a rendere il Sole meno feroce... Adesso si tuffa nell' acqua bassa e quando ne riesce con selvaggia eleganza sembra quasi un essere mitologico pronto a attaccarmi con i suoi artigli fatti di bellezza e sensuale grazia... Mi si avvicina, quasi ad inginocchiarsi...si abbassa gli occhiali e mi guarda con i suoi occhi color del profondo blu... Avvicina le sue labbra che odorano di salsedine e... Apro gli occhi e sento una zanzara... Che tu sia maledetta!! Sono le 6 del mattino e tra poco il lavoro mi chiama... E' incredibile come i sogni siano così brutalmente differenti dalla realtà...questa maledetta realtà che ti affligge con le sue nere profondità... Alziamoci...magari domani notte andrò al mare....
https://www.youtube.com/watch?v=okBg-JwJGrE
....sottofondo per la lettura....
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