sabato 10 settembre 2016

....apro leggermente gli occhi....dai tagli della tapparella intravedo i bagliori affilati della luce dei lampioni... Maledizione...mi dico...ancora notte fonda, ed io che credevo fosse già l' ora di pranzo...speranza vana. Provo a mettermi a sedere sul bordo del letto, isola di salvezza dopo una notte ricca di risate...e di liquidi che ti fanno sembrare vivo. Ecco, finalmente sono seduto...la testa é pesante come una sfera da demolizione...che sembra quasi rimbalzare sulle pareti del mio cervello... Maledetta la serata passata in quel locale dove due pezzi di ghiaccio mi hanno guardato per tutto il tempo... Maledetta quella bocca piena di curve da cui usciva il suono delle sirene d' Ulisse... Maledetti quei bicchieri che mi sembravano amici...e che ora mi sembrano un plotone d' esecuzione che spara di continuo... Maledetta la serata passata a parlare con quei capelli neri come la notte...dove il mio sguardo rimaneva appiccicato come un' innocente farfalla che cade nella rete appiccicosa del ragno... Elegante in quell' abito scuro...con quei tacchi a spillo che sembravano armi pronte a scagliarsi sullo sfortunato di turno... Bella conversazione, non c'è che dire, peccato che...la maledetta si sia limitata solo a quella...e scemo io che lo ha permesso...per non dire di peggio... Maledetta quella penombra dove mi ero imprigionato con lei...nella speranza di averla complice dalla mia parte... Il dialogo é stato universale...sembrava che le nostre parole rimbalzassero su tutto ciò che poteva essere definito cultura... Maledetta la sua inteligenza che sembrava senza fine...le sue risposte, le sue domande, facevano sembrare il nostro dialogo una partita di tennis dalla fine indefinita... Maledette le sue mani...lunghe e sottili, dai movimenti dolci...artigli affilati mascherati da guanti di velluto... Prendo la testa tra le mani come a cercare di fermare gli infiniti rimbalzi del mio cervello...con respiri profondi riesco a migliorare la situazione. Lentamente mi alzo; beh...credevo peggio. Tiro sù la tapparella e l' aria fresca mi avvolge come la dolcezza di uno schiaffo... Decido di uscire sul terrazzo che mi fà da tetto e gustarmi il panorama della città immersa ancora nell buio... Però...direi che fà decisamente fresco; decido però di non coprirmi, voglio fare indigestione di brividi! Torno dentro a prenderre una sigaretta... Rieccomi di nuovo fuori;  accendo la sigaretta e mi gusto il tutto... Una tirata dietro l' altra e un rilassamento strano mi riempie...incomincia ad andare decisamente meglio... La sigaretta é finita...il nero notturno stà per essere sconfitto dalla luce dell' aurora...sono passate ore e non mi sono accorto di nulla... Maledetta... Torno dentro e decido di farmi una doccia; é proprio quello che ci vuole. Rientro in camera, adesso la maledizione é sparita... Devo vestirmi e andare a lavorare... Maledizione! Cerco di non pensare a ieri sera ma é difficile...che dire, la porta dell' ufficio é lì...il mio capo mi aspetta... Maledetto! Non vedo l' ora che sia notte...tornare e magari rincontrarla...si, maledetta...sarà proprio fortunato a rincontrarla...o no? Maledizione...

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