sabato 19 novembre 2016
....la luce del lampione fuori dalla finestra mi dice che, ormai, é sera. Decido ti cambiarmi e uscire per prendere una boccata d' aria. Metto qualcosa di pesante...guardo l' orologio e mi rendo conto che é notte fonda! Non credevo di essermi sbagliato di tanto... Apro la porta di casa...e con somma sorpresa vedo che é calata una leggera nebbia... Le luci dei lampioni sono sfuocate...sembrano tante piccole nebulose... Tiro sù il bavero del cappotto, mi aggiusto il cappello e inizio a passeggiare. Fà freddo, ma la nebbia rende tutto più sopportabile. In giro nessuna auto...ottimo. Il silenzio risulta gradevole...molto meglio di quel disordinato baccano di umanità che và in tutte le direzioni...per poi non andare da nessuna parte... Che bello non sentire quella massa di voci che pala ad un filo...che sembrano tutte pazze; parlano, parlano senza comunicare nulla. Arrivo al fiume...bello spettacolo. Il rumore dell' acqua che scorre tranquilla é un bel sottofondo...intanto la nebbia si fà più fitta...il freddo diventa feresco e avvolgente...l' atmosfera diventa quasi intima... Seguo il muretto che delimita il percorso dell' acqua che scorre...ogni tanto un ampione illumina il percorso, come una sentinella armata di lanterna. Rare figure umane incrociano il mio sguardo; sarebbe meglio dire sagome sfumate che sembrano quasi alieni in cerca della via di casa. Nel lento camminare entro in una piccola strada dove un insegna sembra quasi fungere da faro. Un locale aperto...interessante. Vi entro e saluto...il barista e i presenti mi salutano con lo sguardo non troppo convinto di chi non voleva essere disturbato... Decido di accomodarmi al bancone...sembra quasi un ponte di una portaerei...dove tutti, prima o poi, atterriamo col nostro carico di pensieri... Vedo che tutti hanno il proprio bicchiere con la personale medicina...decido anche io di prendermi la mia. Un bicchiere con del liquido rosso mi pare ottimo. Accanto ho un signore...almeno il portamento svogliato mi dice questo... Guarda il bicchiere come se aspettasse una risposta da tempo immemore... Immerso nei suoi pensieri...come tutti del resto... Il barista, come un generale che controlla i propri soldati, é attento a tutto quello che accade dentro il locale...non dimenticando di pulire di tutto... Ho come l' impressione di trovarmi in una specie di capolinea dove prima o poi tutti si fermano...un attimo di pausa per dimenticare certe cose, o ricordarne altre. Ogni tanto qualcuno sorride..come se gli fosse tornato in mente qualcosa di bello... Qualcuno conversa...ma é un parlare calmo...tranquillo...sereno... Come due vecchi marinai che hanno solcato tutti i mari...e si parlano di quelle poche cose che l' altro non ha visto...o sentito... Una pace strana alberga nel locale. L' apparente nobiluomo sembra dire qualcosa...non capisco cosa... Ho l' impressione che abbai detto qualcosa al suo io personale...un pò come ogni tanto facciamo, in particolari momenti. Ad un certo punto il barista entra con tocco vellutato nell discorso... Impegnato direi, la morale come oggetto di conversazione é sempre un soggetto impegnativo. Già...la morale... Una ma infinita... Ogniuno ha la sua...ogniuno a modo suo la vede...la interpreta...la giudica... La sua, ma soprattutto, quella degli altri. C'é chi fa del bene...o del male...ma se é convinto di fare bene...che problema é? Chi non ha mai fatto del bene...ma anche del male? "Chi é senza peccato scagli la prima pietra!" Disse qualcuno... Io in giro vedo un sacco di pietre a terra...nessuna che viene tirata...o che atterra... Sarà un caso? Alzo gli occhi e mi accorgo che un gigantesco orologio sporco di tempo...con un bel quadrante nero con numeri romani color bronzo sovrasta il balcone. Vedo che si é fatto tardi...il bicchiere é vuoto da tempo...per cui pago e saluto i presenti. Stavolta vengo salutato da tutti in maniera cordiale...come se mi ringrazziassero di essere stato in silenzio...di non aver disturbato i presenti mentre conversavano muti con il loro io... Contraccambio ed esco... La nebbia é ancora presente... Mi dirigo verso il fiume per riprendere la via di casa. Il silenzio regna sovrano in questo impero di cui non si vede la fine...dove gli abitanti sono alti più di due metri e sorreggono delle lanterne... Molto bello... Il tempo é volato...sono già davanti casa. Peccato che tra poco farà giorno... Nottate così dovrebbero durare all' infinito... Se non durano un motivo ci sarà...ma non voglio pensarci, vado a letto. La confusione del giorno mi urta... Buonanotte a tutti...buona giornata a pochi...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento