domenica 25 dicembre 2016

....quante pietre consumate dal tempo intorno a me. Ogniuna di loro riporta lettere e date ormai non leggibili...lentamente cancellate dall' umidità dell' aria. Un silenzio irreale ma carico di saggio rispetto mi circonda. Come statue di vecchi guerrieri, gli alberi sembra che facciano la guardia a questo luogo...come se volessero proteggerlo da chi non merita di essere qui. Il muschio sembra coprire queste pietre...come se volesse proteggerle dal freddo. Lento, cammino senza far rumore...per non disturbare il sonno di chi é diventato un gioiello prezioso nel cassetto della memoria dei propri cari. Ogni tanto mi fermo per cercare di leggere cosa é scritto sulla superficie di queste pietre... Chissà cosa ha fatto questa persona... Se é stata una brava persona... Chissà se ha lasciato un bel ricordo alle persone che le erano vicino. Accarezzo il piccolo monolite...come se volessi addolcirne il sonno. Lentamente cammino e l' uscita é vicina. Sono sulla soglia del cancello, mi giro e noto un qualcosa di strano...ma che apprezzo con dolcezza... Una nebbia bassa stà lentamente avvolgendo tutto...come se volesse nascondere tutto... Sembra quasi che tutti mi dicano: "...grazie, ma non vogliamo che qualcuno non degno, ci veda... Siamo diventati memoria...e da dove siamo, guarderemo tutti con protettivo affetto...". Mi giro e chiudo il vecchio e grande cancello di metallo...ormai regno di regina ruggine e consorte di re tempo... Con lo sguardo affettuoso saluto la nebbia che ha coperto tutto.... Un altro giorno...e un altro ancora; il cammino continua....

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