giovedì 11 agosto 2016

....immerso nei miei pensieri sono quasi imbambolato davanti alla macchina da scrivere. L' editore mi ha chiesto l' ennesimo racconto per comprarsi la prossima villa ma sono con la nebbia che mi circonda. Che stress questi figuri, approffittano di soggetti che vendono talmente tanto che neanche i loro creatori non sanno come capacitarsi di tanto successo. Potrei iniziare con un classico che, sembra, funzionare sempre..."Era una notte buia e tempestosa..." Non mi pare il massimo...troppo scontato e anche banale...e poi, cosa si intende per buia e tempestosa? Un forte temporale che manda in tilt una metropoli...o una tempesta in aperta campagna dove regna l' oascurità più assoluta? Mah... O altrimenti..."Camminava sotto la pioggia come se volesse lavarsi dai propri peccati"... Non mi sembra male come inizio...ci starebbe anche, visto che il personaggio naviga in ambienti non particolarermente leciti e vede di tutto...ma potrebbe dare l' idea di quello che succede in seguito; non và bene. "Stava aspettando l' ignoto sotto il solito lampione...."...Si và migliorando; però sembra che stia rischiando un incontro ravvicinato del terzo tipo...fantascienza e derivati vorrei proprio evitarli... "Era ancora a letto nonostante l' ora...guardave il soffitto aspettando l' ispirazione per i suoi perché..." Niente male; fà un pò poeta romantico...che scrive poesie nell' umida soffitta di un anonimo palazzo di Parigi... Non é quello che cerco; peccato... Meglio fare pausa. Mi verso un whisky ed esco sul terrazzo. E' notte fonda e la temperatura non é delle migliori...un sorso e appoggio il bicchiere sulla ringhiera in ferro in stile liberty. Mi accendo una sigaretta e ammiro il muro con misteriosa ammirazione... Molto misteriosa... Un altro sorso e il freddo lentamente sparisce come la sigaretta... Un altra boccata di ossigeno cittadino e rientro. Mi rimetto alla scrivania di fronte alla macchina da scrivere...illuminato da una lampada da tavolo che sembra presa da una camera per interrogatori della vecchia Russia... Ci guardiamo muti ma l' inizio non mi viene... Mi accorgo che fuori é quasi giorno mentre nella mia mente é sparita la nebbia, ora c'é il buio fitto. Meglio proseguire domani...magari la mia immaginazione si sveglierà rigogliosa come la natura a Primavera... Sarà contento l' editore...speriamo....

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