lunedì 8 agosto 2016

....dopo aver passato la serata da un vecchio conoscente, dopo lunghe, serie e profonde conversazioni su argomenti più o meno frivoli..sempre bagnate da birra fresca perché la gola si secca quando si parla, riesco a prendere l' uscita verso la strada. Appena aperto il portone una ventata d' aria frizzante mi schiaffeggia, per fortuna che l' effetto delle birre é ancora presente... Comincio a camminare, per la strada deserta solo pochi corraggiosi, e mi soffermo davanti ad una vetrina.. Guardo meglio e scopro ci trovarmi davanti au una delle più alte forme di manualità che l' uomo possa apprendere... E' una bottega di liutaio... Si intravedono nella penombra, parti già pronte per essere assemblate di quello strumento che, all' epoca, veniva definito dell' "diavolo". Perfette nella loro forma..nelle loro lavorazioni, a stento si riesce a comprendere come, una volta assemblate, possano dare vita ad uno strumento che nessuna macchina sà ancora riprodurre... Si direbbe quasi che, chi ha inventato tale strumento, si sia ispirato al corpo di una donna...tante sono le sue forme curve... Ma la magia non viene solo dall maestro che costruisce questa meraviglia..ma anche da chi riesce a scegliere la pianta da cui si trae il legno... Sembra quasi che una magia si tramandi dalla pianta a far sì che il risultato sia un suono melodioso e toccate... Ma il pegno da pagare é altissimo...solo chi studia con spartana disciplina fin dalla più tenera età, riesce a ricavare le più belle melodie... Elegante e luccicante il violino é la più alta espressione del saper fare...direbbe qualcuno...di abili tocchi di saggezza direi io... Accendo una sigaretta e penso a quanta delicatezza c'é dietro al violino, prima, durante e dopo... Già...ma si é fatto molto tardi, é l' ora per le mie corde di trovare un pò di riposo...magari sulle note di una dolce melodia di un violino....

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